Il Consiglio Comunale approva all’unanimità il documento contro la violenza
sulle donne
Compatti nel condannare la violenza sulle donne. La massima
assise cittadina, con voto unanime, ha votato il documento presentato dalla
Consulta comunale femminile in occasione della Giornata internazionale per
l’eliminazione della violenza di genere contro le donne.
Nella città che, l’estate scorsa, si è dotata di un centro
antiviolenza a cui hanno già avuto accesso decine di donne maltrattate; che ha
attivato percorsi nelle scuole; che, di recente, ha istituito la commissione
pari opportunità del Comune, aperta anche agli uomini; che da decenni si è
dotata della Consulta femminile, il 25 novembre è stato occasione di
riflessione comune per porre le basi per un approccio condiviso nel contrasto
alla violenza sulle donne. E in Consiglio comunale, con sindaco, assessori,
consiglieri e ospiti muniti di coccarda rossa sul petto, si sono susseguiti gli
interventi dell’assessore alle pari opportunità, Angela Panunzio, della
presidente della Consulta femminile, Sara Pisani, della presidente della
commissione pari opportunità, Giovanna Vista, ma anche delle consigliere
comunali, Silvia Rana, Rosalba Secchi, Carmela Minuto, e, pure se fisicamente
assente, della consigliera Isa de Bari.
«Il contrasto alla violenza di genere non può che partire
dall’educazione dei più giovani a sane relazioni ed affettività», si legge in
un passaggio del documento della Consulta approvato dal Consiglio, «riteniamo
fondamentale il progetto che il Comune di Molfetta ha avviato con il
Dipartimento di psicologia dell’Università di Bari nelle scuole». E ancora. «Ribadiamo
la necessità di attivare una stanza dedicata alle vittime di violenza presso il
Pronto soccorso del Presidio ospedaliero di Molfetta».
«Per contrastare e prevenire in modo efficace un problema
complesso e multiforme come questo – ha sottolineato l’assessore Panunzio - è
importante riuscire a lavorare in modo multidisciplinare e su più livelli. Le
donne vittime di violenza sono portatrici di bisogni complessi che nessun
operatore può riuscire a soddisfare lavorando singolarmente. Il lavoro di rete
diventa quindi una necessità perché rappresenta lo strumento che consente la
costruzione di un percorso integrato contro la violenza sulle donne e questo
significa che bisogna creare sinergie tra istituzioni, forze dell’ordine,
centri anti violenza».
Le conclusioni, prima del voto, sono state affidate al
sindaco, Tommaso Minervini (foto).
«Stasera abbiamo registrato un passo culturale in avanti - ha detto - per la presenza di giovani tra il
pubblico ma anche per il contenuto degli interventi. La violenza è figlia di
una condizione, di una violenza più generale, che deve essere chiamata con il
suo nome, queste sono patologie del comportamento. Stiamo parlando di una vera
e propria emergenza culturale, relazionare. C’è una emergenza educativa
complessiva che ha concluso il sindaco - bisogna contrastare a cominciare dalla scuole
e dalle famiglie».
Molfetta, 26 novembre 2019
L’Ufficio stampa dfel Comune